Mandorle pelate, zucchero, armelline, albume, acqua e farina. Ecco gli ingredienti che compongono i golosi Amaretti di Carmignano, la cui ricetta originale fu creata nel 1879 da Giovanni Bellini.

Il Salumificio Silvano Mori è uno dei pochi a produrre ancora l’Ammazzafegato, un salume che ormai è difficile da trovarsi.

La consistenza del Berlingozzo è particolare: croccante all’esterno e umida all’interno. Si gusta tagliato a fette, accompagnato da un bicchiere di un grande Vin Santo del Chianti.

In un piccolo negozio, da quasi un secolo, la famiglia Bacci porta avanti la propria attività di macelleria e salumeria...

Le origini di questo biscotto dalla forma simile a un otto, intrecciata ad abbraccio e chiusa nelle tre giunture, si perdono nel Medioevo...

Il Brigidino è uno dei dolci più conosciuti dell’intera regione. Ma la sua patria è Lamporecchio.

Dici Lucca, dici Buccellato, il dolce per antonomasia di questa magnifica città dall’anima rinascimentale. E dire Buccellato significa dire Taddeucci.

La Cialda di Montecatini è una doppia sottilissima sfoglia, friabile e dorata, farcita all’interno da una finissima granella di zucchero, mandorle e vaniglia.

Profumato, dolce, soave. Ecco com’è il Citrus Bergamia dell’Opificio Nunquam, un liquore al bergamotto calabrese...

L’Elisir di China Massagli è ancora oggi realizzato sulla base dell’antica ricetta del dottor Pasquale Massagli, fondatore dell’Antica Farmacia Massagli, nel pieno centro di Lucca.

Nonostante la buccia sottile, i fagioli zolfini reggono la cottura molto bene. Quando sono cotti, sono densi e cremosi e si sciolgono in bocca come burro...

La Farina di Castagne della Lunigiana viene prodotta in quattordici comuni della provincia di Massa-Carrara.

Il profumo del Fico Secco di Carmignano è assai gradevole, e il gusto dolce e morbido. Ben si accompagnano a formaggi e a salumi.

La Finocchiona della Antica Macelleria Falorni (azienda nata nel 1806) si conferma fra le migliori: invitante negli aromi, giustamente sapida e delicata al gusto.

Al termine della stagionatura il Lardo si presenta bianchissimo, morbido, profumato e straordinariamente dolce e scioglievole. Un prodotto d’eccellenza!

La Marocca di Casola è un pane tipico della Lunigiana, a base di farina di castagne, che in passato veniva preparato dalle famiglie del paese di Casola.

La particolarità di questo Marrone risiede nel suo alto contenuto di amido che lo rende soavemente dolce. Questa caratteristica si deve imputare alle peculiari condizioni pedoclimatiche di questa terra, con la sua presenza massiccia di riserve idriche nel suolo...

La rarissima Mortadella di Prato viene realizzata partendo da tagli nobili di suino nero di razza Macchiaiola Maremmana aromatizzati con sale, aglio, spezie e Alkermes.

Altopascio è la città del pane. Qui l’arte della panificazione – alla toscana, ovviamente – ha raggiunto apici altrove ineguagliabili, tanto che la produzione è regolamentata da un disciplinare.

A Montignoso – piccolo comune che divide Forte dei Marmi da Massa – si produce uno dei pani più curiosi e buoni dell’intera regione: il Pane Marocco.

Tante sono le ricette che si sono nei secoli sviluppate, almeno quante sono le famiglie che abitano la provincia. Eppure solo una, quella dettata dal disciplinare di produzione dell’associazione di tutela del Panforte, è quella ‘vera’.

Il Panigaccio è un disco di pane rotondo non lievitato, fatto con una pastella di farina, acqua e sale, molto fine, con diametro di circa quindici centimetri, cotto in particolari piatti di terracotta.

È vero, la Toscana è terra di zuppe, più che di pasta. E però, come sempre, c’è l’eccezione che conferma la regola. E in questo caso l’eccezione è il Pastificio Fabbri che, dal 1893, in una frazione di Greve in Chianti, produce una pasta di altissima qualità.

La Patata Rossa di Cetica (provincia di Arezzo) è un’antica varietà, documentata nel Pratomagno Casentinese fin dall’Ottocento, da quando i granduchi Lorena ne promossero la coltivazione.

Il Pecorino delle Balze Volterrane è un formaggio ottenuto dalla lavorazione di latte ovino crudo e intero di pecore di razza Sarda...

Nel 1960 Battista Mulas si trasferisce dalla Sardegna in Val d’Orcia alla ricerca di pascoli per le sue pecore. Si stabilisce a Pienza con la sua famiglia...

I formaggi sono tutti senza conservanti e soprattutto tutti a latte crudo: questa scelta permette di conservare i profumi originari del latte, con i suoi sentori di erbe e di fiori.

Il regno del peperoncino si trova in Toscana, nei pressi di Bibbona, dove Rita Salvadori ha fondato Peperita.

È solo la Società Agricola Borro al Quercio, nel Valdarno aretino, a produrre la Pesca Limone (conosciuta anche col nome di Cotogna Tardiva), una percoca rustica dalla maturazione tardiva...

Secondo tradizione toscana è il Pomodoro Costoluto Fiorentino si usa soprattutto in insalata, o ben si presta a essere cotto alla griglia, in accompagnamento a carni alla brace.

La tradizione di questo salume risale già all’Ottocento quando, in queste terre ricche di castagneti, si allevavano allo stato semibrado maiali rustici dal mantello grigio...

Siena è una città di golosi impenitenti che, non contenti di aver ‘inventato’ il Panforte, hanno anche creato un’altra delizia: i Ricciarelli.

Il maiale di razza Cinta Senese è una delle eccellenze italiane. È una razza antica – forse originatasi da un primordiale incrocio con il cinghiale – che ben si riconosce per la fascia bianca che attraversa il manto nero di ogni esemplare.

Il Maiale Nero, conosciuto anche come Nero Etrusco (Macchiaiola Maremmana), è una antica varietà di suini rustici, considerata estinta fino a una ventina di anni fa.

La Tarese del Valdarno ha un profumo soave, e un gusto potente ma carezzevole. L’Antica Macelleria Fantechi ne produce di ottima qualità, partendo da scrofe pesanti.

La Torta co’ bischeri è un dolce tipico di Pontasserchio, una frazione del comune di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.

La Torta Mantovana, nonostante il nome, è una specialità pratese. Ma c’è una ragione sul perché di questo aggettivo...

La Troticoltura Puccini alleva la celebre Trota Fario del Casentino in vasche che sfruttano le acque correnti e pulitissime del torrente Staggia.

Lo Zafferano di San Gimignano è un prodotto assai raro e prezioso, coltivato e commercializzato solo da tre piccole aziende a conduzione familiare.

Secondo la ricetta tradizionale l’impasto si prepara unendo la farina bianca, le uova fresche, lo zucchero, il burro, la buccia di limone, il latte e il lievito.