Il 50 & 50 è un vino che ha fatto la storia dell’enologia toscana. È nato con la meravigliosa vendemmia del 1988: in quell’occasione la cantina Capannelle e la cantina Avignonesi decisero di creare un blend di Sangiovese e Merlot in parti uguali.

La vigna Bòggina è il cru della cantina Petrolo: è qui che si produce lo straordinario Sangiovese che dà il nome a questa etichetta, nella quale si condensano lo stile e la filosofia dell’azienda.

Scrivere del Sassicaia, il vino italiano più celebre al mondo, e senza il quale non sarebbe mai esistita la denominazione Bolgheri, è pleonastico…

I vini della cantina di Caterina Dei sono i più soavi e affascinanti di Montepulciano…

Questo Brunello di Montalcino è sempre lì, a dimostrare come uomo e natura – se lavorano in armonia – possano creare qualcosa di davvero ‘grande’.

Il Brunello della cantina Le Potazzine, di Gigliola Giannetti e delle sue figlie Viola e Sofia, è uno indubitabilmente uno dei migliori di Montalcino.

Questa bottiglia, tirata in seimila esemplari, viene prodotta con uve che giungono dal solo Vigneto Paradiso, uno dei più alti della denominazione.

È un vino che si muove all’insegna della generosità, proponendosi in un ampio ventaglio aromatico (fiori e frutta, spezie e macchia mediterranea) e in una soave piacevolezza di bocca…

Camartina è una delle etichette storiche di Querciabella: nato nel 1981, è un uvaggio di Cabernet Sauvignon (70%) e Sangiovese (30%), fermentati e maturati in legno per un anno e mezzo.

Isole e Olena è una delle cantine che, già dalla seconda metà degli anni Settanta dell’ormai secolo scorso, ha guidato il rinnovamento e la modernizzazione del Chianti Classico.

La tenuta Casanova di Neri è una delle più importanti di Montalcino: qui si producono alcune delle etichette più rappresentative dell’intera denominazione.

Coniale – che affina in barrique, nuove per il 50%, per un anno e mezzo, e quindi ancora per dieci mesi in vetro – colpisce più per la sua sofisticata eleganza che per la potenza.

L’etichetta di punta della maison, D’Alceo, è un taglio bordolese a base Cabernet Sauvignon, con un 15% di Petit Verdot, affinato in legno, espressione di un cru particolarmente vocato.

Proveniente da una selezione dei migliori vigneti, Flaccianello della Pieve è un 100% Sangiovese, macerato per almeno tre settimane in vasche d’acciaio e affinato per due anni in barrique e botti di rovere francese di differenti grane e tostature.

Il Galatrona è l’etichetta-vessillo della cantina Petrolo, da generazioni proprietà della nobile famiglia Sanjust di Teulada.

Frutto di un uvaggio in stile bordolose (Cabernet Sauvignon e Merlot) a cui viene aggiunto anche del Syrah, il Ghiaie della Furba è un vino che esprime tutte le potenzialità del territorio di Carmignano.

Nata nel 1977 la tenuta Grattamacco è stata fra le prime a scommettere sulle potenzialità del territorio bolgherese e il suo vino di punta – Grattamacco – ne è emblema.

Nella magnifica tenuta bolgherese della famiglia Antinori si produce una delle etichette più rappresentative di tutta la regione: Guado al Tasso.

È vero, Guidalberto è il ‘secondo’ vino della Tenuta San Guido, il ‘fratellino minore’ del Sassicaia. Ma... che fratellino minore!

I Sodi di San Niccolò è un vino importante e strutturato, di grande concentrazione olfattiva, e di sorso sontuoso e rotondo…

Di fronte a Il Caberlot non ci sono né ma né se. Si è, senza possibilità di replica, sul podio dei migliori vini d’Italia!

Nell’universo dei grandi vini a base Merlot – che spaziano da Pomerol alla Toscana – L’Apparita del Castello di Ama riveste un ruolo di importanza assoluta.

Le Caggiole (100% Sangiovese) è uno dei due cru (l’altro è Asinone) della blasonata cantina Poliziano.

Le Pergole Torte è forse il vino che meglio mostra quelle che possono essere le potenzialità e le caratteristiche del Sangiovese.

Le Stanze del Poliziano (90% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot), uno fra i più noti tagli bordolesi toscani.

Il vino sognato e voluto, nel 1993, dal principe Rossi di Medelana – il Lupicaia – non è solo l’etichetta-vessillo di questa tenuta ma è, in assoluto, uno dei migliori vini di tutta la regione.

Il Vino Nobile di Montepulciano Madonna della Querce nasce nella vigna La Piaggia, piantata alle spalle di una antica, affascinante cappelletta dedicata alla Madonna della Querce.

La Riserva Madonna delle Grazie della cantina Il Marroneto è una delle migliori espressioni del Sangiovese Grosso coltivato in questa parte della Val d’Orcia.

Tenuta di proprietà della famiglia Antinori, La Braccesca produce alcune delle più belle espressioni di Vino Nobile di Montepulciano. Lo è, in particolar modo, il Maggiarino, da uve provenienti da un singolo vigneto, posto nella parte alta della denominazione.

Scrivere di Masseto equivale a scrivere di un vino ‘mitico’, una delle poche bottiglie italiane cercate e riconosciute in tutto il mondo.

Fermentato e macerato in cemento per trenta giorni, e quindi passato in barrique nuova per sedici mesi, Messorio è un vino dall’ampio bouquet, fine e persistente…

Fra i massimi interpreti della denominazione Bolgheri, la cantina Ornellaia continua a proporre, con invidiabile costanza, anno dopo anno, vini di straordinario appeal.

Il rarissimo Palafreno (100% Merlot, poco meno di tremila bottiglie, prodotte solo nelle annate ritenute eccezionali, affinato per diciotto mesi in barrique) è un vino in grado di emozionare…

La cantina Piaggia, di proprietà della famiglia Vannucci, ha contribuito non poco, nel corso di questi ultimi decenni, a far conoscere sempre più e sempre meglio i vini di Carmignano.

Avignonesi è una delle cantine storiche di Montepulciano e ha contribuito non poco a costruire una identità moderna del Vino Nobile, una delle denominazioni più antiche del nostro Paese.

Nella storica e magnifica tenuta della principessa Pignatelli si produce uno dei migliori Chianti Classici di tutta la denominazione: si tratta della Riserva Poggio delle Rose.

La cantina Carpineto è l’unica azienda a Montepulciano a produrre solo Riserve. E il Poggio Sant’Enrico (prodotto solo in poche migliaia di bottiglie) è la loro etichetta-vessillo.

Tua Rita è una cantina che ha dato un importantissimo contributo allo sviluppo della viticoltura e dell’enologia d’eccellenza in Toscana.

È possibile pensare un grande vino a base Syrah in Toscana? Alla cantina Le Macchiole lo hanno fatto, già dal 1994, quando – contemporaneamente a Messorio – è nato Scrio.

Siepi è un blend di Sangiovese e Merlot, all’incirca nella medesima percentuale, che affinano per un anno e mezzo in tonneau (il primo) e in barrique (il secondo).

Solaia proviene dai filari meglio esposti e dai grappoli migliori, ed è un blend di Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Cabernet Franc, fermentati in acciaio e affinati in legno per diciotto mesi.

Dalle vigne più vecchie dell’azienda, di oltre 35 anni, poste a 400 metri ed esposte a Sud, nasce il Soprasassi. 100% Canaiolo.

Tignanello, che è un uvaggio di Sangiovese con piccole percentuali di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc (all’incirca un 20%), si muove appunto su un registro di fine sontuosità…

Da una vigna di sessant’anni nasce questo Brunello di Montalcino Riserva di classe incomparabile, prodotto, solo nelle migliori annate, dalla cantina Tenuta Il Poggione.

Il Villa di Capezzana, che affina un anno in tonneau e uno in bottiglia, è il vino par excellence della denominazione Carmignano.