Via di Petriolo, 7
Cerreto Guidi (FI)
In mezzo alle più belle colline toscane, al centro di una grande tenuta agricola, all’interno di una antica villa toscana restaurata con estremo buon gusto e trasformata in una struttura ricettiva di lusso, trova spazio questo bel ristorante, moderno e curato.
La filosofia del cuoco – Stefano Pinciaroli – è chiara: proporre piatti che fanno della sostenibilità e del ‘km zero’ i pilastri fondamentali. Ciò però non significa una chiusura verso il ‘nuovo’: tutt’altro. La visione a largo raggio, l’approccio tecnico e un certo piglio creativo permettono alla cucina di spaziare con intelligenza, variando su materie prime e tradizioni consolidate. La lepre, per esempio, diventa la farcia delle caramelle al cioccolato (dalla bella sfoglia) profumate al tartufo nero, olive e arancia. Mentre l’umile calamaro veste i panni di una triplice variazione (alla brace, fritto, in salsa), accompagnata da una zuppetta di lumachine di mare. Buono, nella sua estrema particolarità aromatica (quasi balsamica), il dolce «cioccolato, finocchietto, bergamotto».
La selezione dei vini, costruita in modo assai curioso e molto personale (e molto attenta alle piccole produzioni e alle etichette naturali) parla in vernacolo toscano, sin anche nelle pagine dedicate alle bollicine. Il servizio è affabile e sorridente. Tre sono i menu degustazione (fra i quali uno vegetariano), offerti a 120 euro (con abbinamento di quattro calici a 50 euro). Se ne spendono 70 per due piatti e il dolce e 95 per tre piatti e il dolce.