Località Querce al Pino (Strada Statale 146)
Chiusi (SI)
In una bella struttura ricettiva, circondata da un curato parco e impreziosita da una bella piscina, si trova questo ristorante di classica eleganza, con pavimento di parquet, tappeti, ampi tendaggi, larghe tovaglie bianche, fiori e argenteria a impreziosire l’ambiente.
La cucina non si discosta molto dallo stile generale: classica ed elegante anch’essa, pare muoversi su binari consolidati da anni di esperienza e da salde capacità di base. La carta (che muta con le stagioni) declina i prodotti del territorio, preparati in modo da richiamare, almeno idealmente, tutto il vasto repertorio delle ricette di tradizione regionale. Nessuno stravolgimento, però: i gusti rimangono coerenti e tratteggiati con finezza, in pietanze che soddisfano anche dal punto di vista estetico. La composizione di coniglio e fegato grasso – per esempio –, accompagnata da peperone, vin santo e prugna, sposa ingredienti locali all’insegna di una preparazione d’alta scuola. Mentre il risotto al Vino Nobile con piccione e fegatini è vivacizzato dalla presenza, aromatica e amaricante, del caffè. Buoni, fra i secondi, gli sponsali fra la Chianina e il foie gras con tartufo, albicocche e spugnole (una sorta di Rossini rivisitata) e il baccalà con zafferano, bottarga e porri.
La carta dei vini è importante (anche nei prezzi, decisamente alti) e propone una buona scelta di etichette, non solo toscane ma anche straniere, con anche una buona profondità di annate. Due sono i menu degustazione: a 130 e a 150 euro. Si spendono all’incirca le medesime cifre mangiando alla carta.
