Toscana a Tavola

Questa insegna, dallo stile rustico ma assai curato, racconta al meglio e senza cedimenti oleografici la grande e gustosa cucina di questo scampolo di Toscana, proponendo sinceri piatti tradizionali preparati con una materia prima, di provenienza locale, di grande qualità.

Sono queste le premesse, ma ben consolidate perché nulla qui si improvvisa. D’altronde sono trascorsi settant’anni da quando Giovanna Semoli aprì i battenti della sua osteria. E ora che lei non c’è più, sono le figlie e i nipoti a portare avanti, con passione e vigore, il suo lascito e le sue conoscenze. Ora è Giuliana, la figlia, che accoglie gli ospiti. Mentre Paolo cura la brace del camino e la cottura delle carni (e, fra un servizio e l’altro, in stagione non manca di andar per funghi nei boschi circostanti). Si inizia con gli antipasti di salumi toscani (buonissimo il prosciutto crudo, ben stagionato) e i crostini neri con sugo di fegatini di pollo. E quindi si passa alle immancabili pappe al pomodoro e ribollita. E quindi alle paste fatte in casa, fra cui – da non perdere perché da primo premio – i pici all’aglione e le pappardelle al ragù di cinghiale. Bistecca di Chianina, trippa; peposo all’aretina, grifo (piatto di risulta che viene preparato con le parti meno nobili della testina di vitello: guancia, labbra e musetto) e fegatelli di maiale nella rete fra i secondi. Come si termina? Sempre alla toscana: crostate di marmellate e… cantucci.

La carta dei vini riserva più di qualche sorpresa: tante sono le referenze regionali ma non mancano blasonate etichette di tutte le zone d’Italia e di Francia. Il conto è assai onesto: raramente si superano i 45 euro. Un autentico regalo per un tuffo nella memoria!