Via San Miniato, 2/R
Firenze
Può lasciare perplessi il nome di questo locale ma, appurato che qui non servono né zebre né zebù, si può essere tranquilli. L’acronimo, infatti, deriva da zuppe e bolliti, due delle pietanze principali della tradizione fiorentina che, al banco di questa curatissima gastronomia (si viene qui anche per fare asporto), trionfano in modo incontrastato. Si sceglie a vista, o da una lavagna che viene portata agli ospiti, fra pappe al pomodoro, pici, polpette, arrosti e quant’altro la cucina, prettamente di giornata, offre. Ma, qualunque sia il percorso, si può esser certi che non si rimarrà delusi: la materia prima è di qualità, la mano ai fornelli capace e il gusto ben delineato, senza inutili pesantezze né untuosità eccessive. Le bottiglie (numerose e non solo regionali) sono alle pareti: è sufficiente guardarsi intorno per trovare quella che fa il caso proprio. Il conto si attesta intorno a 40 euro.
