Via dei Macci, 122/R
Firenze
È un regno gioioso e goloso quello che l’indimenticato Fabio Picchi ha costruito negli anni attorno al suo Cibrèo, e che ora suo figlio Giulio porta avanti con inesauribile entusiasmo. La Trattoria (un tempo nota come Cibrèino) propone una cucina schietta e diretta, in linea con la filosofia della ‘casa madre’: vi imperano i piatti della tradizione che raccontano, di stagione in stagione, di insalate di trippa e di minestre di pane, di polpette di pollo e ricotta al sugo di pomodoro e della straordinaria cheesecake con marmellata di arance amare. Etichette regionali in cantina, e un conto di 40 euro per un pasto completo. Accanto c’è poi Ciblèo: tavola che intreccia l’Arno all’Oriente, con proposte come il panino al vapore con pancetta di maiale brado e «ikkeciappe» (ketchup maison): sui 30 euro alla carta a pranzo; menu da 35 e 55 euro la sera.
