Via del Corso, 6
Firenze
C’è una costante che è spontaneo rilevare nella cucina e nella carriera di Vito Mollica: la volontà e la capacità di creare senza strappi, di mettere in tavola una continuità basata sulla coerenza a uno stile fatto di misurata progressione e di attenzione al dettaglio. Creatività genuina, dunque, ma saggiamente basata su idee soppesate, pensate, mantenute sotto controllo. Un approccio quasi esistenziale, che si specchia alla perfezione nella personalità dello chef aviglianese. E che trova piena applicazione in Atto, il ristorante aperto da alcuni anni a Firenze, nel cuore del centro storico, al pianterreno del prestigioso Palazzo Portinari Salviati.
In un ambiente di raffinata eleganza va così di scena un climax di piatti di memorabile equilibrio e di eterea consistenza, nei quali la delicatezza e i sapori si rincorrono e si inseguono, come in un gioco carsico: è il caso, ad esempio, della confortante melanzana glassata al miso, cioccolato e lamponi, o dei godibilissimi cappelletti ripieni di Robiola di Roccaverano con morchelle e fave fresche. La ventresca di tonno ai carboni con bietola, Olive Taggiasche e rafano verde colpisce per la sapida levità, mentre il piccione al barbecue con mela annurca e noci pare destinato a diventare un classico di Mollica.
Inappuntabile per professionalità e discrezione è il servizio, mentre la cantina (ricca anche di vini al calice) è in grado di stuzzicare e accontentare ogni desiderio dell’ospite. I menu degustazione vanno da 175 a 200 euro. Più o meno lo stesso scegliendo alla carta.
