Licciana Nardi (MS)
Lungo la dorsale appenninica, dove le coltivazioni tradizionali sono più difficili da effettuare, le popolazioni locali si sono ingegnate, nei secoli passati, a utilizzare ciò che la natura metteva a disposizione. Fra cui le castagne che, per le contrade più isolate soprattutto, hanno rappresentato una delle principali fonti di sussistenza. In Lunigiana è rimasta l’usanza di ricavarne addirittura una farina. Dopo la raccolta, le castagne vengono selezionate e portate nei ‘gradili’, ove sono essiccate a fuoco lento per venticinque giorni, impiegando solo legna di castagno. Sono poi pulite con le tradizionali macchine a battitori e quindi portate al mulino, ove sono macinate a pietra, con lentezza, per evitare di surriscaldarle. Solo così la farina acquisisce la ‘borotalcatura’, ossia la particolare consistenza che la rende inconfondibile.
