Toscana a Tavola

Giacomo Puccini era di casa in terra di Lucchesia. Qui era nato. E qui aveva deciso di vivere. Non si contano, quindi, in queste contrade i numerosi e ‘omaggi’ al maestro, compositore di opere liriche fra le più affascinanti e coinvolgenti. Ed è proprio una di queste – la Madama Butterfly, «tragedia giapponese» (1904) – che questo locale intende ricordare. Ma, tranquilli, niente cucina né ambientazioni da Sol Levante fra le sale e il parco di questo bel casale, immerso nel verde. Piuttosto a dominare pare una sobria toscana eleganza di campagna, tanto nello stile quanto nella proposta.

Quest’ultima viaggia sicura, fra mare e terra, in piatti che paiono prediligere la costruzione del fine abbinamento all’esasperazione tecnica. E la centralità espressiva del gusto a certo manierismo oleografico e minimalista. Eppure, qua a là, a vivacizzare ulteriormente, spuntano inaspettate sferzate esotiche, come nel caso del polpo di scoglio cotto alla brace con «consistenze» di mais dolce, coriandolo fresco e pomodoro marinato al lime e avocado. Piuttosto che interessanti giochi di temperatura (ne possono essere validi esempi i fusilli con salsa di pomodoro datterino, «ghiacciato» di erbe aromatiche, crudo di gamberi rossi e seppia «come un Parmigiano»). O ancora sottili sfumature acide, come nel caso delle costine di manzetta irlandese con frittelle di cavolfiore, limone nero, salsa alla bagna cauda e cavolo cinese in agrodolce.

Il servizio è di tono, e non difetta di cortesia né di attenzione. La cantina è importante e spazia dalla Toscana alla Francia. I menu degustazione sono offerti a 110 e a 140 euro. Mentre ci si attesta intorno ai 135 ordinando quattro piatti à la carte.