Via della Chiesa, 4
Fraz. Montemerano – Manciano (GR)
Potrà sembrare il contrario, ma non è affatto vero che definire Valeria Piccini – il cuore di Caino tra i fornelli, mentre suo figlio Andrea Menichetti officia da par suo nella ricchissima cantina (con papà Maurizio che ogni tanto fa capolino) – una ‘chef militante’ sia sbagliato. La sua è infatti una questione, anzi un approccio, prima di tutto emotivo, senza nulla di ideologico. Te ne accorgi facendo due parole con lei quando scende in sala o la incontri a prendere una boccata d’aria in cortile. E ancora di più assaggiando i suoi piatti, sempre intrisi di intuizione e di talento ben coltivato, con buona pace di scuole e di tecnica. Montemerano, del resto, non è sempre stato il borgo maremmano un po’ vip dei giorni nostri e l’innegabile successo del ristorante è stato costruito mattone su mattone, con intuizioni e scelte a volte coraggiose a cui la mano felicissima di Valeria ha sempre dato la spinta decisiva.
Tutto ciò echeggia ancora in portate che, nella loro pungente raffinatezza, profumano di sapiente artigianalità, come certe riletture dei classici del territorio: i ravioli di agnello in guazzetto e carciofi, piuttosto che il piccione ripieno, ad esempio. Ma l’impronta accorata e quasi materna della cuoca non manca neppure in piatti apparentemente più disallineati rispetto al trend corrente, tipo i tagliolini con semi di zucca, vongole e kumquat, e la ricciola agli asparagi e mandorle.
Questo velo di familiarità si posa su un servizio impeccabile e su un ambiente elegante, ma non affettato. I menu degustazione costano 190 e 240 euro, alla carta conto sui 200.
