Piazza della Passera, 2
Firenze (FI)
Impossibile sapere se, a suo tempo, il cuoco Luca Cai abbia deciso di aprire il suo ristorante, o meglio sarebbe dire osteria, in questa coreografica piazza dell’Oltrarno per l’indubbia veracità dei luoghi e delle atmosfere, o anche per l’inevitabile salacia del riferimento onomastico. Ciò che è sicuro è che difficilmente sarebbe stato possibile trovare una location più appropriata per un locale dedicato solo allo street food della tradizione fiorentina. Dove, però, si mangia seduti anziché in piedi.
Il vantaggio, comodità a parte, è che al Magazzino non si rinuncia a nessuno dei sapori (decisamente forti) del quinto quarto, padrone assoluto della scena e delle abitudini popolari cittadini, ma si scansano le graveolenze e certe trascuratezze che, condizionate dal turismo di massa, ormai inquinano il centro storico.
In un contesto del tutto informale, ma con preparazioni tanto accurate quanto ortodosse e a volte con qualche spunto innovativo a sorpresa, ecco quindi passare in rassegna tutto l’armamentario gastronomico da strada del capoluogo toscano: lampredotto, trippa, lingua, nervetti, centopelli e via cantando. Il piatto forte è il «susci del trippaio» (a base di lampredotto e scritto proprio così, con il dittongo «sc»), ma anche tutto il resto dell’offerta non delude gli amanti del genere. Non delude nemmeno, e anzi piacevolmente sorprende, pure l’offerta dei vini, di sicuro ben al di sopra delle aspettative. Si spendono all’incirca 40 euro.