Via dell’Erbe, 6
Montepulciano (SI)
In generale non è facile la vita per i ristoranti delle più celebri città del vino toscane, nelle quali la domanda imposta dal turismo di massa fa spesso a pugni col blasone enoico. E dove le velleità di un’offerta culinaria sopra la media si scontrano – giocoforza adeguandosi – col potere ‘dal basso’ del mercato. Non fa eccezione Montepulciano, dove la tavola si trova quasi ovunque a far buon viso alla tipicità rimasticata del mainstream.
Le Logge del Vignola cerca di resistere a questa pressione sempre più invadente, opponendo innanzitutto l’eleganza del ristorante classico e una qualità del servizio sconosciuta nella maggior parte delle trattorie poliziane, il che non è poco. E se la cucina (e non potrebbe essere altrimenti) paga dazio alla toscanità più esplicita, lo fa con sapienza, gusto e misura, riuscendo a contemperare sapori e gentilezza, fuori dal rischio di ogni forzatura caricaturale.
In quest’ottica la carta propone, con saggezza, un ventaglio di evergreen ben interpretati, come i pici «nel sacco» (cotti in vescica alimentare) con aglio nero, fonduta di pecorino di Pienza e briciole di pane al timo e pepe, o talvolta riletti, come gli interessanti ravioli all’‘acquacotta’ con «finto uovo» e brodo di verdura. Oltre al piccione, all’agnello e all’inevitabile bistecca c’è anche una scelta ragionata di piatti di pesce. Dolci all’altezza. Cantina ampia e non solo in chiave territoriale. Menu degustazione a 52 e a 68 euro. Alla carta se ne spendono invece all’incirca 65.