— La Leggenda dei Frati
Costa San Giorgio, 6/A
Firenze (FI)
La Leggenda dei Frati
Turno di chiusura: lunedì; a pranzo da martedì a giovedì
Ferie: variabili
... in tavola è quindi la creatività a prevalere sull’occhio, grazie alla vivace inventiva che suggerisce allo chef accostamenti arditi, esperimenti, calzanti trovate tecniche, mantenendo però al centro la sostanza e l’equilibrio. E senza mai dimenticare la stagionalità.

Si potrebbe ragionare a lungo su se e quanto l’eccezionalità della location contribuisca al successo di un ristorante, dando a esso un valore aggiunto, oppure se la bellezza stordente dei luoghi finisca per mettere in ombra la qualità della cucina. E la Leggenda dei Frati potrebbe essere l’esempio perfetto di questo dilemma un po’ ozioso. La verità è che l’affaccio e il terrazzo di Villa Bardini, con vista da sindrome di Stendhal su Firenze e Fiesole, sono solo la palestra in cui Filippo Saporito, cuoco di lungo corso, esercita la sua arte, affinata nel tempo grazie a molte esperienze e a buoni maestri.

Alla fine, e per fortuna, in tavola è quindi la creatività a prevalere sull’occhio, grazie alla vivace inventiva che suggerisce allo chef accostamenti arditi, esperimenti, calzanti trovate tecniche, mantenendo però al centro la sostanza e l’equilibrio. E senza mai dimenticare la stagionalità. Un’abilità di mescolare le carte dei sapori e delle consistenze che si ritrova puntualmente nel piatto, come ad esempio nei ravioli di lepre al cacao e tartufo, nella faraona con ketchup di peperoni, piselli e alghe e nel gambero al Vermouth con finocchio e arancio.

Tra gli atout del ristorante, il parcheggio riservato al vicino Forte Belvedere e il tavolo romantico-panoramico su un balcone della villa. La cantina è importante, con fatale prevalenza toscana. Tre i menu degustazione, proposti a 130, 160 e 180 euro, mentre alla carta di può scegliere tra due o tre portate al prezzo rispettivamente di 95 e di 130 euro.