— La Bottega di Morello
Via di Gualdo, 3
Sesto Fiorentino (Fi)
La Bottega di Morello
Turno di chiusura: a pranzo da lunedì a venerdì
Ferie: variabili
Se si parla delle classiche trattorie toscane, sanguigne e dirette, specializzate nell’immancabile bistecca di chianina, nelle porzioni abbondanti e nei sapori veraci, la Bottega di Morello ne è il normotipo.

A volte è bello riscontrare come quelli che a volte sembrano risapute costruzioni dell’immaginario collettivo, o luoghi comuni a uso e consumo dello storytelling enogastronomico, trovino da qualche parte il modo di dar prova di esistere davvero.

Se, ad esempio, si parla delle classiche trattorie toscane o meglio ancora fiorentine, sanguigne e dirette, specializzate nell’immancabile bistecca di chianina, nelle porzioni abbondanti e nei sapori veraci ma non acchiappaturisti, fuori porta e immerse nel classico panorama collinare tra boschi e vedute, con frequentazioni trasversali che vanno dal gourmet disincantato alle famiglie in gita, una cordialità contagiosa, un’atmosfera gioiosamente rumorosa, un giardino ombreggiato e via cantando, la Bottega di Morello ne è il normotipo.

La cucina è quella detta: tradizionale, sapida, senza fronzoli. Oltre ai salumi d’autore e all’ottima carne (sempre certificata) alla brace e al forno a legna (tipo il peposo ‘alla fornacina’), la tradizione impazza e talvolta esonda dando vita a portate godibili e decisamente robuste, come nel caso della carbonara di pici e lampredotto o delle pappardelle di ragù in bianco di daino. Non meno incisivo il gusto del risotto con scalogno e asparagi, mantecato al pecorino e guanciale di Cinta senese. La carta dei vini, sebbene fatalmente e prevalentemente toscana, non trascura né le etichette italiane, né le bollicine estere. Il conto si attesta sui 50 euro.