Toscana a Tavola

Una semplice ‘capanna’ (disegnata dall’archistar Massimiliano Fuksas) sul mare: ecco cos’è Il Bucaniere. Poi, oltre la ‘capanna’ – le onde sono lì, a pochissimi metri, la spiaggia e gli ombrelloni, giusto sotto e a fianco – c’è ‘una’ cucina: quella di un figlio d’arte che, dopo aver appreso la lezione paterna, ha imboccato la sua strada. Lo stile e la tecnica, però, gli sono rimasti indelebilmente addosso e, anche grazie a tanta passione e a un non indifferente bagaglio di esperienze, i suoi piatti hanno ciò che si dice ‘una marcia in più’.

La filosofia è chiara: cercare le migliori materie prime, seguirne la stagionalità, lavorarle in modo rispettoso, esaltarle con istintività. Niente di rivoluzionario, quindi. Ma – invero – molto di ‘difficile’ perché l’espressività del piatto (i suoi aromi, i suoi sapori) qui è davvero basata sull’intima conoscenza di ciò che si cucina, come nel caso – per esempio – del piatto-firma di famiglia: la superba passatina di ceci con scampi. O della deliziosa pasta, fagioli e cozze. O ancora della insalata di molluschi e crostacei. O dei sontuosi spaghetti all’astice. Piatti senza tempo, insomma, che mostrano al meglio come una cucina possa essere al contempo espressione di un luogo e di un modo di essere e di fare.

La cantina è assai vasta e profonda, ricca di blasonate etichette italiane e francesi proposte a prezzi corretti. Il servizio è assai cortese, anche nelle serate estive più affollate. Il conto si attesta intorno ai 70 euro.