— Hotel Villa Grey – Il Parco
Lungomare Italico, 84
Forte dei Marmi (Lu)
Hotel Villa Grey – Il Parco
Turno di chiusura: a pranzo
Ferie: variabili
La cucina, che da poco è in mano a un nuovo cuoco – romano d’origine – dalle comprovate capacità e dal lungo cursus honorum, si muove lungo una linea di solare contemporaneità.

Il fascino un po’ fané del Forte, con le sue ville d’inizio secolo. Il lungomare, con le alte palme. I curati viali. Eppoi il lusso di questa elegante struttura ricettiva, raffinata come poche. Tutta l’atmosfera – insomma – che pervade questi luoghi contribuisce a rendere ancora più emozionante una sosta al ristorante Il Parco (nomen omen: la sala da pranzo è posta in un locale dagli ampi spazi vetrati, immerso nel verde del giardino dell’hotel).

La cucina, che da poco è in mano a un nuovo cuoco – romano d’origine – dalle comprovate capacità e dal lungo cursus honorum, si muove lungo una linea di solare contemporaneità, sì con reverente omaggio agli usi e costumi internazionali (d’altronde qui la facoltosa clientela straniera abbonda) ma pure con attenzione all’utilizzo di alcuni prodotti locale (il pesce, i crostacei, gli ortaggi) trasfigurati in piatti autoriali e d’impatto. La tecnica è d’alta scuola (significativo è l’apporto aromatico-gustativo dato da ‘estratti’ e ‘arie’) ma, lungi dal complicare la linearità di profumi e sapori, pare piuttosto esaltarne l’essenza, come – per esempio – nella insalatina di fagiolini e cannolicchi, impreziosita da caviale e «aria di Champagne» o nel carpaccio di gallinella di mare con «estratto di scoglio» e kaffir lime (agrume noto anche col nome di combawa). Importante, fra i secondi piatti, l’animella con shiso verde (basilico giapponese) e «lardo di seppia» (particolare lavorazione aromatica che rende il mollusco simile, per profumi e aspetto, al noto salume di maiale).

La carta dei vini è importante, e a ricarichi in linea col contesto. Il servizio è di livello. Due sono i menu degustazione, proposti a 145 e a 160 euro (con abbinamento al calice a 70 e 90 euro). Se ne spendono all’incirca 170 mangiando quattro portate.