Località Castiglion del Bosco
Montalcino (SI)
Il lusso palpabile e il glamour mondano in cui tende a restare avvolto il grande resort montalcinese – con l’enorme tenuta, il campo da golf e i vigneti con produzione di Brunello annessi – passato l’anno scorso, per una cifra record, dalla famiglia Ferragamo a un misterioso compratore, non deve distogliere l’attenzione dall’intrinseca qualità di Campo del Drago, il ristorante gourmet della struttura, alla guida del quale è rimasto il brillante cuoco toscano Matteo Temperini.
Artefice in pochi anni di una piccola rivoluzione interna capace di ridonare al locale una vivacità gastronomica non solo autentica, ma a tratti sorprendente, lo chef si mostra capace di mischiare una creatività audace ai prodotti dell’orto biologico, di ideare accostamenti arditi, di coltivare i sapori e le consistenze delle materie prime rintracciate sui mercati locali senza mai cadere nell’esibizionismo fine a se stesso o nella vuota ostentazione tecnica. Il risultato sono portate a volte complesse, ma godibili e sbarazzine, come l’antipasto di miglio della Val d’Orcia con acetosella, noci e primizie o il tortello di stracotto con spezie di panforte e tartufo nero, oppure più impegnative, ma lievi e golose, come l’astice con pan perduto, zucchine, limoncello. Tra i dolci spicca il semifreddo al miele di Montalcino con polline e farro.
La carta dei vini è importante tanto nella profondità quanto nei prezzi. Il servizio è adeguato allo stile del locale. I menu degustazione vanno a 140 e a 160 euro, la spesa alla carta di aggira sui 190 euro.
