Viale Enrico Morin, 46
Forte dei Marmi (Lu)
All’interno di uno degli alberghi più lussuosi del Forte, trova spazio questo locale raffinato, e all’apparenza dall’atmosfera un po’ cosmopolita, che – in mano a un cuoco di valore, Marco Bernardo (che vanta nel suo bagaglio numerose importanti esperienze) – offre una proposta di impianto mediterraneo, rivista in chiave contemporanea.
A farla da padrona è – ovviamente – il pesce del Tirreno che ben lavorato in cucina (qui si usa la tecnica del dry aged, ovvero della frollatura, per permettere la migliore espressione gustativa), prende forma in ricette nelle quali gli elementi vegetali e aromatici concorrono a esaltare una essenzialità di aromi e di sapori che è – invero – tutt’altro che monacale. Spunti del Sud Italia si rincorrono poi di piatto in piatto (d’altronde le origini del cuoco sono campane) vivacizzando, con moderata istintualità, le pietanze. Come nel caso, per esempio, dell’occhione (conosciuto anche con il nome di pezzogna, un pesce pelagico) maturato, Limone di Amalfi e finocchio marinato. O delle linguine di Gragnano con arselle, salicornia e aglio affumicato. Fra i secondi non manca la carne, come l’agnello con zucchine e menta. Ottimi i dolci.
La carta dei vini è importante (anche nei prezzi) con tante blasonate etichette italiane e francesi. Il servizio è attento e affabile, sfuggendo l’impersonalità. Il conto si attesta intorno ai 150 euro.
