Via Giuseppe Garibaldi, 40
Pietrasanta (LU)
Questa storica enoteca, fra le viuzze del borgo del marmo e degli artisti, è – da decenni – il punto di ritrovo per coloro che desiderano accompagnare a una grande bottiglia un piatto ben cucinato. Sì: proprio così, perché qui si viene innanzi tutto per bere.
La cucina, nata come ‘contorno’, si è poi evoluta, acquistando una sua identità e una sua dignità, che però non l’hanno mai allontanata dal principio base di questo luogo magico: il protagonista, all’Enoteca Marcucci, è il vino. I piatti raccontano la Toscana più verace, senza infingimenti né astrusità, puntando sulla qualità della materia prima, sulla stagionalità su una buona esecuzione tecnica. Si può iniziare quindi con un gustoso carciofo ripieno di agnello con lardo e polvere di porcini, proseguire con i saporiti ravioli ripieni di ricotta, lime e tartufo nero su fonduta di caprino (ma molto buona anche la zuppa con erbe spontanee), e terminare con una bistecca alla griglia o con un filetto di baccalà al forno con fagioli ‘al fiasco’.
La carta dei vini è molto ricca, seppur non più smisurata come in passato: si concentra perlopiù sui grandi nomi italiani e francesi, con una ottima profondità di annate (e a prezzi in linea con il contesto). L’ambiente conserva il suo fascino: si mangia circondati da scaffali ricolmi di bottiglie. In estate ci si sposta invece sui tavoli all’esterno. Il servizio è cortese, solo un po’ sbrigativo nelle serate di punta. Il conto, ordinando quattro piatti alla carta, raggiunge facilmente i 100 euro.
