— Buca Sant’Antonio
Via della Cervia, 3
Lucca (LU)
Buca Sant’Antonio
Turno di chiusura: lunedì; domenica sera
Ferie: variabili
Ci si accomoda quindi alla Buca di Sant’Antonio sapendo che si gusteranno tutti i profumi e i sapori tipici della Lucchesia e della vicina Garfagnana, preparati con ingredienti di qualità, secondo stagione e mercato.

Nel centro di una delle città più belle della Toscana, questo ristorante dalla rustica eleganza (magnifica è la collezione di rami alle pareti e al soffitto) data la sua apertura al 1782, e forse ancora a prima. Una lunga tradizione che l’attuale gestione non solo non ha mai rinnegato ma che, anzi, ha sempre portato avanti con l’orgoglio di essere una tappa fondamentale – alla stregua della torre Guinigi e del duomo – per conoscere davvero la città che fu il piccolo regno di Elisa Baciocchi, la potente sorella di Napoleone.

Ci si accomoda quindi alla Buca di Sant’Antonio sapendo che si gusteranno tutti i profumi e i sapori tipici della Lucchesia e della vicina Garfagnana, preparati con ingredienti di qualità, secondo stagione e mercato. Si può quindi iniziare con un ottimo pâté di fegato tartufato, proseguire con gli immancabili ‘tordelli’ (tortelli ripieni di ricotta e spinaci) con ragù di carne, e terminare con le classicissime ‘rovelline’ (scaloppine di manzo impanate e fritte e quindi ripassate in sugo di pomodoro con capperi ed erbe aromatiche). Ma perché, per esempio, non farsi tentare – in alternativa – da una mousse di baccalà, e quindi da delle succulente pappardelle alla lepre a da un sontuoso cinghiale in salmì? Insomma, come ben si capisce, la scelta è ampia, e rimane solo il dispiacere di non poter assaggiare tutto.

La carta dei vini rende giustizia alla cucina: vasta e profonda, offre un buon numero di etichette, non solo toscane. Il conto, per quattro piatti, si attesta poco sotto ai 60 euro.