— Buca Lapi
Via del Trebbio, 1/R
Firenze (FI)
Buca Lapi
Turno di chiusura: domenica; a pranzo
Ferie: variabili
Nessuna concessione alle mode qui, ma solo il rispetto di una tradizione secolare che scandisce, giorno dopo giorno, una litania fatta di zuppe e fiorentine, di quinto quarto e di crostini.

Varcare la soglia di Buca Lapi, significa entrare nella storia più vera di Firenze. E non solo perché questo ristorante si trova nelle antiche voltate cantine del cinquecentesco palazzo Antinori, ancora residenza di una delle famiglie più antiche della città. O perché vanta una data d’apertura assai lontana nel tempo (1880). Ma perché qui, in queste sale di fascinosa rustica eleganza (con i tavoli vicini, e le vecchie boiseries alle pareti), che affacciano sulla cucina a vista, si possono gustare i veraci piatti della città dei Medici.

Nessuna concessione alle mode, quindi, ma solo il rispetto di una tradizione secolare che scandisce, giorno dopo giorno, una litania fatta di zuppe e fiorentine, di quinto quarto e di crostini. Il cuoco mostra di saper recitare tutto il repertorio con la consumata abilità di un grande attore, anche grazie a una materia prima che non difetta in valore. Da non perdere – quindi – l’antipasto misto toscano (salumi, formaggi, crostini…), la pappa al pomodoro e la ribollita, le pappardelle al cinghiale e la minestra di ceci e cavolo nero, il tegamino di trippa e la superba bistecca con l’osso cotta alla brace.

La selezione dei vini è vasta e predilige – ovviamente – le etichette toscane, con i grandi rossi chiantigiani e delle altre zone della regione sugli scudi. Il servizio è rapido ma affabilmente ‘toscano’. Il conto, per quattro piatti, si aggira intorno ai 60 euro. La prenotazione è indispensabile.