Via Ludovica, 1660
Lucca (LU)
Fra i muri di questa gloriosa stazione di posta (la cui data di fondazione pare risalire addirittura al 1368), la famiglia Tomei – Barattini porta avanti, dal 1911, la sua idea di ristorazione fatta di «sapori antichi, ricette semplici, gusti genuini». Propositi più che lodevoli, soprattutto se alle dichiarazioni d’intenti si tiene fede. E qui non solo lo si fa, ma ogni giorno di più si tenta di migliorare la qualità della materia prima e si affina la mano in cucina. Niente astrusità: solo tanta passione, e la coscienza che una ricetta può riuscire davvero bene solo se si parte da una materia prima super.
Ed è proprio questa consapevolezza ad avere guidato la terza e la quarta generazione della famiglia ad acquisire una vicina tenuta agricola – La Maolina – ove vengono prodotti, seguendo metodi biologici, la stragrande maggioranza degli ingredienti che si ritrovano poi nei piatti. La zuppa di farro e la ‘garmugia’ (zuppa tipica della Garfagnana) sono da primo premio, così come i ‘tordelli’ (tortelli) lucchesi con ragù di carne. Fra i secondi non mancano il peposo, il coniglio alla cacciatora, la trippa, le grandi bistecche fiorentine alla brace, oltre all’ottimo baccalà (valida alternativa per i non carnivori). Ottimi i dolci, di fattura casalinga.
La selezione dei vini non è ampia e, oltre alle etichette di famiglia prodotte alla Maolina, propone perlopiù rossi regionali e qualche bottiglia di provenienza nazionale e francese. Il conto, assai onesto per quanto proposto, si aggira intorno ai 50 euro.